Il materassaio o sovente anche la materassaia (essendo un lavoro svolto ampiamente dalle donne, sebbene fosse faticoso e richiedesse una certa prestanza fisica) si dedicava alla confezione e rinnovo dei materassi in lana. Gli ormai in disuso materassi in lana andavano infatti rinnovati almeno una volta l’anno, tipicamente in primavera o estate. Il materasso veniva svuotato della sua lana, che era poi lavata e fatta asciugare, infine cardata nuovamente, cioè veniva ricomposta in un grande involucro di tela sistemato sopra a delle tavole sostenute da dei cavalletti in legno. Mentre si ricostruiva il materasso si fermava la lana facendo passare in questo sacco, da parte a parte, un lungo ago a cui era attaccato uno spago resistente e sottile
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